sabato 23 giugno 2012

Scusate la levità.

Sì, questo libro è lieve, ma non leggero. Riderete, entrerete nel flusso di Coscienza, ne vivrete la vita e vi commuoverete. E ne uscirete lievi e con levità: mica cosa da poco, in mezzo a tanta grevitudine.
Mi accorgo che non ho scritto della scrittura, meravigliosa e femminile (meravigliosamente femminile?); nel caso ciò li fermasse, aggiungo che farebbe un gran bene (anche) agli uomini.
p.s. rubo all'autrice, maestra dei calembour, citandola: è "la forza "di levità" contro la forza di grevità"
http://www.edizioninottetempo.it/catalogo/scusate-la-polvere/

La lunga attesa dell'angelo: il figlio del tintore come non l'avete mai letto.


Ora, ci penso da un po' a cosa scrivere di questo libro, perché non è facile. Da questo romanzo di un po' più di 400 pagine (http://www.lafeltrinelli.it/products/9788817038836/La_lunga_attesa_dell%27angelo/Mazzucco_Melania_G.html), ne è nato un altro pure di 400 (http://www.lafeltrinelli.it/products/9788817030380/Jacomo_Tintoretto_e_i_suoi_figli_Biografia_di_una_famiglia_veneziana/Mazzucco_Melania_G.html) e gli aggettivi potrebbero sprecarsi: una scrittura potente, avvincente, immaginifica ma fortemente realistica. Così forse qualche critico, ma senza troppa fantasia. La verità è che entrerete nel cuore e nella vita di Jacopo Tintoretto e non dubiterete mai, neppure per una frazione infinitesima di tempo, che il fluire del suo pensiero sia realtà e non una finzione letteraria.