giovedì 12 luglio 2012

Sorprendente...

Bel libro, come sempre; ma, soprattutto, questa volta anche sorprendente, più del solito. Una prima parte esilarante, si ride con spensieratezza del pensiero di un adolescente che è stato anche il nostro. Nella parte di mezzo - il quasi due - si mettono le radici del cambiamento, ma che fosse così radicale no, non ce lo aspettavamo. E così nel due lo spiazzamento è completo e solidale col protagonista e con i suoi - anch'essi sorprendenti - amici, costretti a crescere troppo, troppo in fretta... Sempre, sullo sfondo, un Iran che io ho imparato a conoscere nel passato ma che è bello e giusto ri-scoprire per capire il qui e ora. Ancora una volta: grazie Hamid.

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