martedì 30 luglio 2013

Sorprese estive.

Bennet, una scoperta. Scrive romanzi che sono racconti lunghi, carichi di un'ironia inglese alla Hornby che quando c'è è una benedizione. Libri giusti per letture estive, quando il caldo ci risucchia il cervello e le blande forze e la stanchezza di un anno ci impediscono di affrontare romanzi eternamente lunghi, in pagine o dissertazioni.
Ma è tutto, salvo che stupido: l'ironia caustica serve a riflettere, a criticare con intelligenza la superficialità e l'ipocrisia della(e) società.
Caldamente - viste le temperature esterne - consigliato.

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