domenica 3 agosto 2014

Doppelgänger.

Acquistato per caso, o meglio, per innamoramento immediato, che per i libri non delude mai. Una scrittrice che è una scoperta, nata dal cinema e donata alla letteratura; una scrittura in doppio registro che evoca, narra, suggerisce, conduce verso delle scoperte che supponiamo già ma delle quali non abbiamo certezza, non finché una della due voci narranti ce ne dia conferma. Oscilliamo nel racconto, anche noi tra innocenza e colpevolezza, quanto meno morale, ma l'umanità che la protagonista cela anche a se stessa ci fa pensare che possano esserci, quantomeno, delle attenuanti generiche, nel senso di genere. Un genere femminile a cui si negano delle prerogative che si è disposti a concedere a quello maschile. 
Davvero molto bello, spiazzante, toccante.

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